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La soba è un tipo di pasta tipica del Giappone che, essendo realizzata con farina di grano saraceno, è completamente priva di glutine.
La cucina giapponese si è diffusa in tutto il mondo, ed è particolarmente apprezzata anche in Italia. Tuttavia, quando sentiamo parlare di cucina nipponica, pensiamo immediatamente al sushi, al sashimi o al ramen, ignorando l’esistenza di moltissimi altri piatti prelibati. Uno di questi è la soba.
Originaria della prefettura di Nagano, città situata nell’Isola di Honshu, la soba è una variante della pasta molto popolare in Giappone. Nell’articolo di oggi andremo a scoprire meglio cos’è, dove comprarla e come cucinarla per gustarla al meglio.
Soba giapponese, cos’è e dove comprarla
Come dette in precedenza, la soba è una variante della pasta originaria del Giappone. La particolarità di questa ricetta risiede principalmente nel grano utilizzato. Infatti, nella sua realizzazione, viene impiegato il grano saraceno. Tra le caratteristiche più importanti di questo falso cereale troviamo l’assenza di glutine.
Questo tipo di pasta, molto simile agli spaghetti, risale al periodo Edo, epoca della storia giapponese che rientra nel periodo compreso tra il 1603 e il 1858. L’importanza della soba è data dal fatto che sia stata un fattore fondamentale nello sconfiggere l’epidemia di beriberi. La patologia in questione era causata da una carenza di vitamina B1, carente nel riso brillato (uno degli alimenti principali delle diete orientali) ma presente nel grano saraceno.
In Italia è difficile trovare la soba. Sul mercato della penisola sono maggiormente prevalenti varianti miste, con grano saraceno e frumento, che sono in realtà più simili al ramen, altra variante degli spaghetti originaria del Giappone. In ogni caso, online, anche su e-commerce accreditati come Amazon, è possibile trovare varianti realizzate solo con farina di grano saraceno, quindi prive di glutine.
Alcune ricette per gli spaghetti giapponesi
Una volta acquistata la soba, è necessario cucinarla. Nella tradizione nipponica esistono diverse varianti, la maggior parte delle quali prevede di consumarla in brodo. La temperatura del brodo varia da stagione a stagione. In inverno viene solitamente consumato caldo, ma è in estate, quando viene servita fredda o a temperatura ambiente, che la soba esprime il meglio di sé in termini di sapore.
La più variante più popolare è indubbiamente la zaru soba, che prevede ovviamente un brodo. Solitamente, il brodo si arricchisce con foglie di Nori, alga molto popolare nella cucina giapponese, e una salsa particolare. Quest’ultima, che prende il nome di tsuyu, si realizza mescolando salsa satojoyu (una variante della salsa di soia dal gusto più dolce), mirin (un brodo di pesce) e dashi (un sakè tipico giapponese).
Se preferite consumare la pasta senza il brodo, potete provare la yaki soba, condita con soffritto di cipolla, carote a julienne, strisce di cavolo cappuccio e Nori e salsa Otafuku. La componente di mare sarà costituita dai gamberetti. Tuttavia, la yaki soba viene suddivisa a sua volta in diverse varianti. In alcuni casi i gamberetti vengono sostituiti con tocchetti di carne di maiale oppure con della seppia. A cottura terminata sarà poi possibile aggiungere spezie e altri condimenti.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/tagliatelle-di-soba-vicino-a-801660/
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